4-02-2013
Why don’t you try me – Ry Cooder
Angelica mi ha salutato con la mano alcuni giorni fa. È inutile che vi dica che ha un modo molto speciale di farlo. Poi il vuoto.
L’uomo dell’autobus è ricomparso un paio di volte ma non ha l’aria di aver da dirmi più di quanto mi abbia già detto.
Stasera ho pensato che la rotta per la mia indagine sta nel cielo di questa città. Calvino era ligure o forse cubano. Ma era anche americano. Dico Italo, lo scrittore, non quello del calvinismo ovviamente.
Nel cielo si dipingono cose meravigliose ogni sera. È un cielo molto alto.
Ma certo! Le città invisibili… Calvino! Come ho fatto a non pensarci prima. E poi Calvino ha scritto quello splendido libro insieme ad Ariosto. E lì mi sembra che si parlasse di Angelica.
Angelica è inafferrabile per definizione, sennò si sarebbe chiamata Giuseppina.
5-02-2013
Di nuovo Suite: Judy blue eyes
Il cielo sopra questa città è probabilmente brulicante di Angeli. Creature mercuriali che mantengono il movimento, il flusso nell’etere che tutto permea.
Quanto a noi servi che lavoriamo nei sotterranei, minacciati da muffe e tossine e liquami, siamo i saprofiti della parola divina. Prendiamo il logos e ne facciamo scorregge che possano tornare a fluttuare nel cielo dei maledetti angeli.
Devo cercare di uscire da qui. Tornare all’aria aperta per un po’. Adoro rimestare i pentoloni, guardare i tampax che si dissolvono nella broda potassica, con le cassette di broccoli putrescenti della settimana scorsa. Birra acida, formaggio con i vermi, pesce rancido.
Se potessi rotolarmi nella guazza di vino, acqua di pozza e cloro, piena di quella polvere nera e grassa che mandano i diesel EURO 9.
Ne rinascerei completamente rinnovato.
Grasso di balena al molibdeno, giallo, spermaceti, olio di piedi di bue, fegato di merluzzo, grassetto d’ossa e code di distillazione di bile d’orso. Questo mi ridarebbe la forza di portare a termine il mio compito: unire cielo e terra, forse è proprio questa la mia MISSIONE, prima che mi vengano a prendere e mi rinchiudano nuovamente nel labirinto colorato delle telecamere nascoste.
6-02-2013
Muddy Waters a ruota libera.
Oggi è stata una giornata mite.
Mi sono buttato verso il centro e ho fatto una scorpacciata di arte moderna in 45 minuti netti.
C’era uno specchio nel quale era praticamente impossibile vedersi.
Se la mia missione è quella che credo è perfettamente inutile continuare a tentare. Generazioni di alchimisti molto più preparati di me hanno fallito. Dal letame NON nascono fiori, è molto più complicato di così. I pennuti hanno il cielo e noi maiali grufoliamo nella palta: avete provato a mettere un tutù a una scrofa, a un verro? Tra l’altro sono un pessimo ballerino.
Angelica è la chiave di tutto, questo è perfettamente chiaro, ma attirarla nel fango è improponibile. Mi è chiaro inoltre che ogni volta che sono io a cercare di avvicinarmi qualcosa interviene fatalmente a impedirmelo. Dell’informatore non c’è traccia.
Meglio la McFarland, il fascino delle cameriere, il puttanone e la Cesarina, sera e mattina, sera e mattina…
Forse riuscirò a non farmi rinchiudere di nuovo, sarebbe già un bel risultato: NON VI PARE?